Il nuovo bonus mamme lavoratrici 2025 è attivo: fino a 480 euro alle lavoratrici con almeno 2 figli.
La novità principale di quest’anno riguarda le modalità di richiesta: non si passa più attraverso il datore di lavoro, ma è la lavoratrice stessa a presentare la domanda direttamente all’Istituto, entro la scadenza del 7 dicembre 2025.
Il contributo, un sostegno economico per le madri lavoratrici, è stato riconfigurato dal decreto Omnibus (DL n. 95/2025) che ha sostituito l’originario esonero contributivo con un assegno erogato in un’unica soluzione.
Il contributo, per un importo massimo di 480 euro (pari a 40 euro per ogni mese di lavoro nel 2025), è riservato alle lavoratrici con un reddito complessivo non superiore a 40mila euro.
Nello specifico, il bonus mamme spetta a:
- lavoratrici dipendenti (a tempo determinato o indeterminato), autonome o professioniste con 2 figli a carico, a condizione che il più giovane dei due non abbia compiuto 10 anni;
- lavoratrici con almeno 3 figli a carico, a condizione che il più giovane non abbia compiuto 18 anni.
Sono escluse le lavoratrici domestiche, le titolari di cariche sociali e le imprenditrici non iscritte a forme pensionistiche obbligatorie.
Il requisito relativo al numero di figli deve essere posseduto al 1° gennaio 2025 o perfezionarsi entro il 31 dicembre dello stesso anno. Il bonus, inoltre, spetta solo per i mesi effettivi di lavoro o di iscrizione alla gestione previdenziale.
In particolare, nel caso di nascita del secondo o successivo figlio nel corso dell’anno 2025, il requisito si cristallizza nel mese di nascita, non producendo alcuna decadenza dal diritto l’eventuale decesso del bambino o l’affidamento esclusivo di uno o più figli al padre.
Ai fini della sussistenza del requisito non rilevano i figli per i quali è cessata la responsabilità genitoriale.
L’erogazione del contributo
L’importo totale, calcolato in base ai mesi lavorati, è erogato in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025, direttamente con la busta paga per le dipendenti, o tramite accredito per le altre.
Il bonus madri lavoratrici gode di un regime di favore: non è imponibile ai fini Irpef e non concorre alla formazione del reddito ai fini contributivi. Inoltre, non ha alcun effetto sul calcolo dell’Isee.
Le scadenza a cui fare attenzione
Come anticipato, la domanda va presentata esclusivamente all’Inps. Le modalità previste sono:
- online, tramite il sito dell’Istituto accedendo con le proprie credenziali (Spid, Cie, Carta Nazionale Servizi o eIDAS);
- rivolgendosi a un Istituto di patronato;
- call center chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o lo 06 164 164 (a pagamento da rete mobile).
La scadenza principale è fissata al 7 dicembre 2025. Tuttavia, per le lavoratrici che perfezionano i requisiti (ad esempio, con una nuova nascita) dopo tale data, è prevista una finestra aggiuntiva. La domanda potrà essere presentata entro il 31 gennaio 2026.
Ai fini dell’ammissibilità, la richiedente deve autocertificare il possesso congiunto dei requisiti previsti per accedere al numero di mensilità richieste del nuovo bonus mamme e, precisamente, di rientrare nei criteri sopra indicati.