Sviluppo dell'Associazionismo - Gestione della Città Policentrica

I comuni dell’Area hanno intrapreso un percorso che oggi li sta ponendo davanti all’opportunità di creare un progetto di sviluppo condiviso, di sperimentare un nuovo modo di governare il territorio, non solo il proprio comune, ma in sinergia con gli altri, e ponendosi l’obiettivo di arrivare ad una concezione unitaria, mutualistica di una nuova governance.

Si tratta di un percorso educativo lento che presuppone:

•    un cambio culturale per comprendere che nel decidere e nell’agire insieme si acquista maggiore capacità di azione e di potere, si creano economie di scala, si ottengono migliori risultati
•    rivedere il modo di programmare, di investire, in un’ottica di città policentrica
•    investire in formazione dei dipendenti, dei decision-makers e dei cittadini
•    stravolgere quello che si è sempre fatto sino ad oggi

L’Area Interna Alta Tuscia Antica -Città di Castro ha deciso di porre come obiettivo della sua strategia la realizzazione di una ‘città policentrica’, incentrata su alcuni pilastri quali l’efficientamento dei servizi, la conservazione dell’ambiente, lo sviluppo turistico, la medicina di territorio, la mobilità sostenibile a servizio dei soggetti fragili, la sicurezza dei cittadini, attuabili solo attraverso una pianificazione, programmazione e progettazione capillare e unitaria. La visione di un unico territorio è sicuramente favorita anche dalla condizione geomorfologica che non presenta monti e valli a dividere le diverse amministrazioni comunali. I confini racchiudono un’unica area con molteplici poli, rappresentati dagli attuali comuni.

La sostenibilità ambientale appare una scelta obbligata oggi, soprattutto è un obbligo quando si possiede un capitale naturale così rilevante (5,6% del territorio è occupato da aree protette regionali e il 35,4% dai Siti afferenti alla Rete Natura 2000), e determinante quando si ambisce a creare un sistema turistico economico che si fonda sul ‘Geoparco’. 

L’associazionismo diventa allora l’opportunità per individuare e condividere le modalità e gli strumenti per creare una nuova governance, ma anche di attuare un nuovo government, dotando gli enti locali di una nuova struttura amministrativa.

In questo processo di rafforzamento della capacità amministrativa dell’Area la transizione digitale diventa un’assoluta necessità se si vuole raggiungere l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e dei servizi per i cittadini e per le imprese. I comuni dell’Area hanno deciso di realizzare un sistema moderno di amministrazioni locali digitali messe a sistema sotto il profilo organizzativo e tecnologico.

Questo comporta una nuova attitudine delle amministrazioni che dovranno abbattere due importanti barriere: i confini fisici, unendo le loro attività, ripensare e riorganizzare funzioni e servizi, attraverso un’attività di omologazione dei processi e condivisioni dei dati; ricercare un confronto con i cittadini e le imprese per disegnare e progettare servizi trasparenti, economici ed efficienti. Attraverso la riorganizzazione e l’uniformizzazione dei processi, la dematerializzazione e la digitalizzazione, sarà possibile creare una piattaforma interoperabile attraverso la quale integrare tutti le attività, i servizi e funzioni, facendovi confluire nel tempo anche gli interventi attuati attraverso la Strategia.

A supporto della realizzazione della Strategia dell’Area Interna, ma soprattutto nell’intento di creare un nuovo modello amministrativo che possa garantire un impegno sostenibile nel tempo, socialmente ed economicamente vantaggioso, l’Area Interna ha deciso di associare attività e servizi nell’ambito di alcuni funzioni, utili all’attuazione della strategia, attraverso la sottoscrizione della Convenzione per la gestione associata delle funzioni relativa al programma “Area Interna Lazio 1 “Alta Tuscia-Antica Città di Castro”, in data 23 ottobre 2019, sottoscritta da tutti i 19 Comuni facenti parte dell’Area tra cui la funzione di cui alla lettera a) del DL 78/2010 e ss.mm.: “organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo”.

L’intervento di riorganizzazione è necessario oltre che per l’attuazione di norme vigenti, soprattutto per dotare i comuni di un modello di organizzazione moderna a supporto della strategia relativa all’Area. Senza il ricorso ad un nuovo modello organizzativo sarà difficile sviluppare i progetti relativi alle tre funzioni associate e l’intero progetto di sviluppo dell’area medesima.

Il progetto di riorganizzazione (funzione associata di cui alla lettera a) del DL 78/2010 e ss.mm.) ha lo scopo di definire ed attuare un modello di organizzazione di base per la gestione associata delle funzioni in attuazione della vigente normativa in materia di processi di riorganizzazione e digitalizzazione amministrativa. Il modello permetterà la gestione delle funzioni associate (con un approccio unitario, sistemico, razionalizzato) dell’utilizzo delle risorse informative, umane, finanziarie e tecniche per la realizzazione ed erogazione dei servizi di qualità a cittadini ed imprese.