Progetto Geoparco degli Etruschi

L'Area Interna punta alla creazione del Geoparco e al suo riconoscimento UNESCO all’interno della rete Global Geoparks

Il territorio dell'Area racchiude nelle sue diversità grandi opportunità.

Un territorio vasto (circa 1.250km2) e soprattutto variegato: passiamo dal mare alla montagna, dai laghi alle terme, da differenti produzioni agricole, e molti di elevata qualità tanto da meritare le certificazioni europee DOP, DOC , IGP e BIO. Ogni comune con la sua storia, le sue tradizioni, il suo patrimonio culturale e persino il suo dialetto.

Un territorio anche fortemente legato al settore primario, ma con altissime potenzialità per sviluppare una nuova economia locale, arrestare lo spopolamento e l’abbandono delle campagne.

Dall’analisi del territorio dell’Area, emerge che uno dei possibili settori per lo sviluppo economico sia il turismo. Questo non significa costruire un territorio orientato alle esigenze dei turisti, trascurando quello dei residenti. Il Turismo deve inserirsi nel sistema sociale e territoriale, ricoprendo il ruolo di volano per lo sviluppo locale risvegliando gli altri settori. Pur essendo il settore di riferimento, il turismo infatti ha bisogno di altri settori e comparti produttivi, per questo le azioni previste dalla strategia dell’area, mirano alla valorizzazione delle tipicità e del genius loci del territorio, alla conservazione degli elementi paesaggistici e naturalistici, a valorizzare le produzioni agricole e artigianali che caratterizzano questo territorio.

Il prodotto turistico dell’Area, che ha come attrattori la natura, il paesaggio agrario, le attività sportive, l’enogastronomia ed i beni culturali, ha performance turistiche minori, in termini assoluti, ma mostra dinamiche e potenzialità di crescita interessanti, e, soprattutto, racchiude in sé quelli che sono i principali elementi identitari ed identificativi dell’intero territorio. 

Quello che si prospetta è pertanto uno sviluppo locale turistico che possiede un’identità e un’immagine legata in via preponderante ad una concezione imperniata sulle eco-eccellenze

È opportuno sottolineare che, allo stato attuale, nessuna delle tipologie di turismo identificate va intesa singolarmente come una monade. Perché l’offerta eco-turistica sia competitiva, deve svilupparsi nella logica di filiera e, dunque, deve basarsi sulla creazione e commercializzazione di “prodotti integrati”. Ciascun segmento turistico, non è auto-consistente ossia non va considerato isolatamente, ma come parte integrante di un prodotto turistico più complesso che potrebbe trovare nel ‘Geoparco degli Etruschi’ la sua filosofia di fondo.

Perché un Geoparco?

Il Geoparco, riconosciuto dall’UNESCO come forma di ecoturismo, non solo rappresenta l’elemento unificante delle diverse tipologie di turismo, ma è una particolare forma di fruizione turistica in grado di combinare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile delle popolazioni locali, attraverso un felice connubio tra valorizzazione e conservazione delle risorse naturali, paesaggistiche e culturali, rivalutazione delle tradizioni, recupero urbanistico, sviluppo compatibile delle opportunità occupazionali e imprenditoriali. Questo particolare tipo di ‘parco’ nasce dall’idea di trasformare la natura in risorsa economica, attuando in questo modo una sinergia virtuosa tra la tutela dell’ambiente e il suo utilizzo economico. Nella sua definizione formale un Geoparco è un territorio sufficientemente esteso per contribuire allo sviluppo economico locale e che possiede un patrimonio geologico e geomorfologico peculiare per il suo interesse scientifico, rarità, richiamo estetico o valore educativo.

I Geoparchi devono comprendere un certo numero di geositi, siti geologici di particolare importanza, che testimoniano la storia della Terra e l’evoluzione del paesaggio, ma possono includere anche luoghi di particolare valore ecologico, archeologico, storico o culturale. L’Area dispone attualmente di 24 geositi riconosciuti dalle autorità competenti, di cui 6 di valenza nazionale.

La geologia inoltre rappresenta l’elemento unificante dell’intero territorio che appartiene ai fenomeni geologici generati e modellati dal Distretto Vulcanico Vulsino. Queste caratteristiche, pur nella loro peculiarità, non sono però sufficienti perché un’area possa definirsi Geoparco: è necessario infatti che questo patrimonio si trasformi in risorsa economica, contribuendo alla produzione e distribuzione di ricchezze nell’ambito della comunità locale, in una prospettiva di sviluppo sostenibile, attraverso ad esempio la promozione del geo turismo.

Presupposto fondamentale è dunque il supporto della popolazione locale e il coinvolgimento sia dell’autorità pubblica che degli interessi privati, in un’efficace collaborazione multidisciplinare. 

Un Geoparco ha anche il compito favorire la valorizzazione di un’immagine generale collegata al patrimonio geologico ed allo sviluppo del geo turismo, promuovere l’educazione ambientale, la formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica nelle varie discipline delle Scienze della Terra, migliorare l’ambiente naturale ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile. Soprattutto gli effetti sul territorio esperienze a livello mondiale registrate negli ultimi 20 anni e le peculiarità di questa area corroborano le reali potenzialità di realizzazione del progetto 

La proposta per la candidatura è stata già presentata nel corso del 2019 all’ISPRA, istituzione che formalmente individua e presenta la candidatura per l’Italia all’UNESCO, e al Comitato Nazionale dei Geoparchi Italiani. Entrambi hanno positivamente accolto la proposta e la candidatura. L’Area sarà affiancata dal Geoparco e Parco Nazionale delle Alpi Apuane durante le fasi preparatorie.

La Strategia di sviluppo dell’Area si incentra sulla creazione di un sistema turistico sostenibile che valorizzi le emergenze culturali e ambientali, e le risorse infrastrutturali e strutturali, agricole, commerciali e artigianali del territorio, attraverso la costituzione e il riconoscimento di Geoparco UNESCO

 

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