Immergersi nei campi di lavanda, rimanendo nella Tuscia? A Tuscania è possibile. Oltre alle bellezze storiche, archeologiche e artistiche, il piccolo borgo etrusco offre la possibilità di assistere, dalla seconda metà di giugno alla prima di luglio, a uno spettacolo magico: la fioritura della lavanda. Una pianta che con la sua essenza dona benefici non solo al corpo, ma anche alla mente.
Ed è proprio alla lavanda che si associa l’immagine del centro della Tuscia che mette a disposizione i campi per visite dal sapore unico. Campi da scoprire, da esplorare, terra vera da calpestare. Una vera passeggiata sensoriale circondati dai profumi e dai colori inebrianti dei suggestivi filari.
Molteplici gli usi che di questa pianta vengono fatti: da quello più comune del fiore sgranato e messo nei cassetti per profumare il bucato, alla pulizia del corpo fino alla preparazione di olii essenziali, saponi e tisane. Ancora le proprietà contro le punture di zanzara e l’impiego nell’aromaterapia e ovviamente nella cosmetica.
La lavanda è stata importata nella Tuscia dall’intuizione di produttori locali e imprenditori di fuori che hanno deciso di investire su questo territorio. Hanno visitato la Provenza e pensato a come poterla riprodurre tra le colline tuscanesi.
La fioritura, dunque, va da fine giugno alla metà luglio. Sono le api a dire quando termina, perché lasciano i fiori quando è terminato il nettare di cui sono ghiottissime. Ed è in questo momento che inizia la raccolta dell’olio, vero gioiello dai mille usi. Era la medicina dei frati e gli antichi romani lo mettevano nelle vasche. Solo due gocce sulle tempie bastano per far passare il mal di testa e coi fumi di lavanda si può tornare a respirare meglio. Con la lavanda si possono fare anche miele, amaro e liquori.
Una tre giorni in cui Tuscania diventa un piccolo angolo di Provenza, tanto è vero che un noto giornale di viaggi annovera il borgo viola della Tuscia tra le 19 mete italiane dedicate alla lavanda su 13 regioni complessive, mettendo in evidenza che Tuscania, e zone limitrofe, sono considerate tra le più produttive per la lavanda biologica.