La processione del Venerdì santo di Tuscania resta sempre tra le più suggestive della Tuscia.
Con la “sfilata” degli uomini incappucciati, che a volto coperto e a piedi nudi trascinano catene pesantissime dalla chiesa di San Giovanni facendo il giro di tutto il paese nel centro storico per poi tornare al punto di partenza.
Una atmosfera suggestiva. Che nel silenzio generale amplifica il rumore ferroso dei passi scalzi di uomini che, giovani e meno giovani, con le caviglie fasciate per contenere e alleviare il dolore, trascinano le catene. A piedi nudi sui sanpietrini per qualche chilometro. Tra ripide salite e discese.
Una scena che cattura di l’attenzione di grandi e bambini. Che siano credenti o meno. Gli occhi di chi assiste alla processione delle venerdì santo di Tuscania restano incantati. Sempre. Moltiplicando una emozione di rispetto. Di raccoglimento. Di riverenza e sacrificio. E fissando nella memoria immagini che superano quel singolo momento. Lasciando un segno dentro ogni spettatore. Una libertà di interpretare un momento di riflessione. Ciascuno a modo proprio. Sicuramente autentica.
Il Cristo morto in grembo alla Madonna addolorata portati a spalla dagli Araldi fanno il giro del centro storico. Ad accompagnarli in processione, i rappresentanti della Chiesa, pdelle confraternite e i fedeli